Piazza San Marco e i musei che vi si affacciano racchiudono tutta la storia di Venezia, una delle più belle del mondo e infine un capolavoro assoluto: la Basilica di San Marco che potremo visitare a porte chiuse! Un permesso speciale ci consentirà di scoprirla in esclusiva dopo l'ora di chiusura.

La Basilica di San Marco è un monumento ricco di storia, la maestosità della sua facciata e del suo interno, sono stati un meraviglioso laboratorio in cui hanno esercitato per secoli grandi artisti italiani ed europei.

I grandi mosaici che narrano le storie di San Marco, ma anche gli episodi dell'Antico e del Nuovo Testamento ne evidenziano il carattere bizantino. La grandezza che ha contraddistinto Venezia si è sempre riflessa nell'arricchimento della Basilica. Nel corso dei secoli, infatti, i veneziani hanno portato dai luoghi più remoti manufatti preziosi ed opere d'arte, creando un monumento di grande equilibrio stilistico. La luce soffusa che entra dall'alto fa risplendere le volte ornate dai mosaici dorati e sembra dividere il mondo terreno da quello soprannaturale, trasportando il visitatore in una dimensione mistica.

Un’attenta e complessa operazione di recupero, conclusa con l’acquisizione e il restauro di ben nove sale e realizzata grazie alla collaborazione di diversi Enti con il Ministero per i Beni e le attività Culturali, ha consentito al Museo Correr di inaugurare nel 2012 un nuovo percorso espositivo lungo le sale "imperiali". La decorazione di questi spazi risale al periodo asburgico. L’intervento (forse) di maggior effetto è avvenuto in occasione della visita degli Imperatori Francesco Giuseppe e Elisabetta di Baviera, la popolare “Sissi”. Il percorso prevede proprio l’attraversamento dei vari ambienti che l’hanno ospitata.

Fa parte del complesso la libreria, opera di Jacopo Sansovino, eretta e decorata agli inizi del ‘500 su ordine dei Procuratori di San Marco, per accogliere degnamente una raccolta di preziosi codici greci e latini donati alla città.

Altro gioiello è la Biblioteca Nazionale Marciana con i suoi preziosi manoscritti. Al primo piano si aprono il Vestibolo, sul cui soffitto spicca il dipinto di Tiziano: La Sapienza, e la sala della Libreria, sulla cui volta (vero e proprio "manifesto" della pittura manierista a Venezia) si possono ammirare ventun tondi, opera di sette pittori scelti da Tiziano e Sansovino: il più famoso dei quali è Paolo Veronese.

A seguito delle leggi emanate dal Governo della Serenissima, il 29 marzo 1516 nasceva a Venezia il primo ghetto d'Europa, un’area della città dove avevano obbligo di dimora gli Ebrei e dalla quale potevano uscire solo nelle ore diurne per svolgere le loro attività. L’area del Ghetto era  chiusa da cancelli e sorvegliati da guardie. Ancora oggi si possono vedere i segni dei cardini di quei portoni. Il Ghetto continuò poi ad esistere come tale per oltre due secoli e mezzo, fino a quando nel 1797 l'arrivo di Napoleone tolse i cancelli e gli Ebrei furono così liberi di andare a vivere in altre zone della città. All’interno del Ghetto sono edificate ben 5 sinagoghe: la Schola Canton, la  Schola Italiana, la Schola Tedesca, la Schola Levantina, la Schola Spagnola. Alle prime tre si accede direttamente dal "Campo di Ghetto", mentre per le altre due si passa dal "Campiello delle Schole", nel Ghetto Vecchio.

AVVERTENZA

Per aderire all'iniziativa è necessario essere iscritti al Gruppo Territoriale proponente, diversamente nel form di adesione all’iniziativa accanto al nome del socio appare la scritta “Non ammesso”.

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