Un inconsueto e magico paesaggio attende l’escursionista sullo spartiacque dell’entroterra genovese fra la profonda Val Vobbia e la Valle Scrivia. E’ il regno della puddinga, una roccia risultante dalla cementificazione di ciottoli arrotondati che da luogo ad una serie di torrioni che emergono dal bosco con spigoli snelli ed eleganti pareti.

Due formidabili guglie, il Torrione Grande e quello inferiore racchiudono il Castello della Pietra la cui costruzione risale intorno all’anno 1100 per volere dei vescovi di Tortona come punto di controllo lungo la via del sale che, percorrendo la Val Vobbia, valicava l’Appennino.

L’accesso lungo il “Sentiero dei Castellani” ripercorre l’itinerario seguito nei secoli dai Castellani e dalle guarnigioni e da’ una testimonianza dell’economia delle popolazioni della Val Vobbia basata sulla produzione del carbone di legna e lo sfruttamento dei castagneti.

Gavi ed in particolare la sua fortezza grazie alla strategica posizione di confine si trovò al centro dei conflitti che contrapposero la Repubblica di Genova al confinante Granducato di Savoia. Qui viene prodotto il famoso vino che andremo a degustare.

Descrizione dell’itinerario escursionistico:

da Vobbia si prende il sentiero che percorre a mezza costa un lungo tratto dell’omonima valle, seguendo le pieghe della montagna si attraversano diversi ambienti naturali: zone aperte a gariga, ricche di fiori e piante aromatiche, boschi di castagni, che costituivano la ricchezza alimentare delle popolazioni della valle e boschi di faggio, frassino e nocciolo, impiegati nella produzione del carbone di legna. La ricca vegetazione si interrompe di tanto in tanto per lasciare spazio a formazioni rocciose dalle forme inconsuete e spettacolari: torri, guglie, strapiombi e gole dai profili aspri che formano l’habitat ideali per alcune specie di rapaci.

Sono frequenti gli scorci panoramici il più suggestivo dei quali, verso la fine del percorso, è la vista del magico Castello della Pietra.

Il ritorno  avviene lungo il sentiero che porta al parcheggio.

Difficoltà dell’escursione: dislivello 500 mt. in salita e 100 mt. in discesa; durata 2h. 40’.

Castello della Pietra rappresenta uno tra i più straordinari edifici fortificati della Liguria, il castello è un capolavoro di architettura fortilizia. Incastrato fra due scenografici torrioni di puddinga, perfetto esempio di simbiosi con la natura, esso domina la stretta valle sottostante. Per chi giunge da Isola del Cantone in prossimità dell’antico Ponte di Zan (che secondo la leggenda sarebbe opera del Diavolo) il maniero si manifesta in tutto il suo splendore. Scarsi sono i documenti che ne testimoniano la storia, probabilmente venne edificato intorno all’anno mille dai Vescovi di Tortona in funzione anti saracena, con lo scopo di proteggere la strada di fondovalle che collegava, già all’epoca, Vobbia ad Isola. Successivamente, il castello passò ai Marchesi di Gavi  e poi ai Malaspina. Il primo vero documento che attesta l’esistenza di detto Castello è un atto di giuramento di fedeltà stipulato nel 1252 da due gentiluomini verso il loro signore, Opizzone della Pietra, proprietario del maniero. Sempre in quell’anno la fortezza fu coinvolta nel primo importante fatto d’arme, un assedio che vide come protagonista il sopraccitato Opizzone, tale vicenda fu narrata anche negli Annali del Caffaro. In seguito il castello passò agli Spinola e nel 1518 agli Adorno che ne furono proprietari fino al 1797, anno della soppressione dei Feudi Imperiali Liguri ed inizio della decadenza della fortezza.

Nel 1919 il Castello venne acquistato dai Beroldo di Torre i cui eredi, nel 1979, lo donarono al Comune di Vobbia.

AVVERTENZA

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