La Basilica di Santo Spirito, cuore di tutto il quartiere, vivace e animato non solo dai turisti, fu fondata dagli Agostiniani, ordine religioso giunto a firenze nel XIII secolo. Dopo un inizio defilato e modesto, venne interamente ricostruita su progetto di Filippo Brunelleschi a spese delle principali famiglie di quella parte della città che era in quegli anni pullulante di attività redditizie.

Divenne scrigno di opere d’arte sacra concepite a gloria di tali famiglie, che ingaggiarono i grandi artisti del Rinascimento che vi lavorarono, tra cui ricordiamo Filippino Lippi, Sansovino,  Cosimo Rosselli, Perugino, Rosso Fiorentino, e un diciottenne Michelangelo che vi lasciò un magnifico Crocifisso scolpito nel legno, umano e divino al tempo stesso, vera sintesi di arte e fede.

Secondo la tradizione, Michelangelo lo realizzò per farne dono al Priore della Basilica in segno di riconoscenza: era grazie a lui che il giovane genio, insaziabile di conoscenza e di studio poteva accedere alle camere mortuarie del convento per studiare dal vero l’anatomia del corpo umano.

Il percorso di visita si completa con parti conventuali recentemente aperte al pubblico, tra cui il grandioso Chiostro seicentesco e il Cenacolo con gli affreschi di  Bernardino Poccetti.

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