Passeggiata all'Isola Tiberina, con i suoi ponti, la storia delle sue sponde e dei suoi mulini, i resti sotterranei della chiesa voluta dall'imperatore Ottone III (fine X inizio XI sec), la Cappella della Confraternita dei Molinari e la sede della Confraternita dei "Sacconi Rossi".

La Basilica di San Bartolomeo all’Isola venne costruita su un tempio esistente dedicato ad Esculapio; il luogo infatti era sede già di pellegrinaggio e richieste di guarigione.

Nel 998 l’imperatore tedesco Ottone III edificò la chiesa per accogliere i resti di due martiri: San Bartolomeo apostolo, il cui corpo è custodito nell’altare maggiore, e Sant’Adalberto, vescovo di Praga.

L’interno è a tre navate con colonne probabilmente provenienti dall’antico tempio. Al centro del presbiterio è collocato un pozzo che probabilmente risale all’epoca romana, le sue acque erano ritenute taumaturgiche. Su di esso è posizionata una delle testimonianze più importanti del medioevo: un puntale o vera da pozzo marmorea realizzata da un frammento di colonna romana, databile intorno al X secolo.

Nella antica vera di marmo vi è un’immagine centrale di Gesù. Il campanile, in stile romanico, è risalente al XII secolo.

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