BERGAMO, INVITO A PALAZZO CON APERITIVO AL TRAMONTO
Palazzo Moroni rappresenta una delle più autentiche espressioni dell’arte barocca in Bergamo. La costruzione del Palazzo fu voluta e realizzata da Francesco Moroni. La visita a Palazzo rivela splendidi scorci ed innumerevoli suggestioni. Dal cortile, ove troneggia in una nicchia la statua di Nettuno attribuita a Lorenzo Redi, il monumentale scalone conduce al mezzanino, delicatamente affrescato alla fine del Settecento da Paolo Vincenzo Bonomini, ed al piano nobile, dove in una teoria di sale sfilano ben quattro secoli di pittura lombarda e non solo, degnamente rappresentata da capolavori di artisti quali Giovan Battista Moroni, Bernardino Luini, Gian Giacomo Barbelli, Giuseppe Roncelli, Cesare Tallone. I nomi delle Sale prendono in gran parte spunto dai soggetti degli affreschi seicenteschi dei soffitti: l’Età dell’Oro, la Caduta dei Giganti, Ercole sul Cocchio… All’esterno, la balconata che scorre lungo il lato verso corte conduce all’inatteso, panoramico giardino: un polmone verde nel cuore della Città Alta, costituito da una serie di terrazzamenti ai piedi del Colle di Sant'Eufemia, e comprensivo di una antica torre medievale appartenente alla struttura della Rocca Civica.
La storia del casato Moroni è antichissima, risale al 1334 ed al suo capostipite Sereno Moroni. Originaria della media Valle Seriana, la famiglia Moroni fu a lungo una delle più prestigiose del territorio lombardo grazie alla vivace attività dei suoi esponenti, impegnati nel mondo dell’architettura e dell’ingegneria: dal 1500 al 1850, i Moroni si distinsero per le loro innate capacità tecniche ed intellettuali, espresse tra gli altri dall’architetto Francesco, dall’umanista e storico Antonio, dall’umanista e scienziato Pietro. A partire dal 1600 il nome dei Moroni si lega soprattutto alla coltivazione del gelso, indispensabile per la formazione dei bozzoli dei bachi da seta, ed al conseguente ruolo di primo piano assunto nella fornitura di materia prima per il ramo tessile. A ciò si deve la presenza, nello stemma di famiglia, di una pianta di gelso. Comune denominatore della storia familiare è il costante amore per l’arte, testimoniato dalle preziose collezioni conservate presso Palazzo.
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BERGAMO, INVITO A PALAZZO CON APERITIVO AL TRAMONTO
Giovedì 25 aprile 2019
Ritrovo ore 16.00 Via Porta Dipinta, 12 - Bergamo Alta
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