Nel primitivo Cenacolo della basilica di Santo Spirito, che conserva eccezionali resti dell’assetto gotico originale (architettura e affreschi dell’Orcagna), trova collocazione dal 1946 la Fondazione Salvatore Romano, costituita da circa 70 opere frammentarie o integre di scultura alto-medievale, romanica e rinascimentale. Tino da Camaino, Donatello, Bartolomeo Ammannati in un allestimento spettacolare e personalizzato, voluto dallo stesso Romano, antiquario erudito e raffinato che volle essere sepolto qui alla sua morte (1955).

La Cappella Brancacci, che si trova all’interno della basilica Santa Maria del Carmine, rappresenta uno dei più importanti capitoli della storia dell’arte. Interamente affrescata da Masaccio, Masolino e Filippino Lippi (dal 1425, completata nel 1485) con le Storie di San Pietro, mostrò ai contemporanei il cambiamento del linguaggio pittorico e della concezione del mondo che in seguito sarà chiamata Rinascimento.

La potenza espressiva, il carico emotivo unito alla razionalità dello spazio prospettivo di Masaccio costituirono un punto di non ritorno per gli artisti fiorentini; il raffinato Masolino e il geniale Filippino ne furono straordinari comprimari.

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