I DEEP PURPLE, secondi solo ai Led Zeppelin in un'ideale classifica di migliore band hard-rock di tutti i tempi, si sono caratterizzati fin dall'inizio per una originalissima miscela di fragore e melodie raffinate che, abbinata a una eleganza esecutiva indubbia, ha costituito una novità assoluta nell'ambito del rock più ruvido.

La loro musica migliore si presenta come semplice e fruibile, ma non per questo banale. Almeno nel periodo d'oro del gruppo è evidente la volontà di aprirsi a un ventaglio di sonorità e stili molto ampia: tale qualità costituisce un valore aggiunto che distingue i Deep Purple dalle molte band che in seguito riproporranno aridamente e senza lo stesso gusto alcune loro brillanti soluzioni, contribuendo a banalizzare e impoverire la "scena" hard rock. Queste specificità sono state spesso rivendicate dai componenti del gruppo: "Ciò che più mi dispiace è vedere oggi il nostro nome associato esclusivamente all'ambiente metal; noi in realtà ci muovevamo in un campo senza confini precisi, la nostra musica andava dai Black Sabbath a Marc Bolan, e nel mezzo ci mettevamo di tutto." (Ian Gillan)

Le pietre miliari "In Rock" (1970), "Machine Head" (1971) e "Made In Japan" (1973 - l'album rock "live" per antonomasia) e i loro concerti esplosivi li hanno ripetutamente portati ai vertici delle classifiche. Il riff riconoscibilissimo di Smoke On The Water, insieme a tanti altri loro grandi "classici" come Speed king, Child in time, Strange kind of woman, Highway star e Burn, è poi diventato un must assoluto del rock. L’uscita di "Now What?" nel 2013 ha sorpreso un po' tutti: diciannovesimo album di inediti del gruppo, prodotto dalll'esperto Bob Ezrin, (Alice Cooper e Kiss) e uscito a otto anni di distanza dal poco convincente "Rapture of the deep", si è rivelato a sorpresa un grande successo internazionale.

Poco importa se la line up non è più da anni la leggendaria formazione conosciuta come "Mark II", il quintetto perfetto con il cantante Ian Gillan, il chitarrista Ritchie Blackmore, il tastierista John Lord, il bassista Roger Glover e il batterista Ian Paice. Don Airey è subentrato nel ruolo che fu del compianto John Lord e l'americano Steve Morse è ormai da vent’anni il degno sostituto del leggendario Ritchie Blackmore.

A breve distanza dall'aver dovuto interrompere il tour europeo lo scorso giugno per un leggero ictus di Ian Paice, poche settimane fa il bassista Roger Glover ha confermato che i Deep Purple hanno finito di registrare il loro ventesimo album "Infinite" che uscirà all'inizio della prossima primavera.

Questo è il tour del loro addio definitivo: al Forum di Assago l'ultima delle tre date italiane sarà quindi un'occasione imperdibile!!!

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