Bertel Thorvaldsen, Le Grazie con Cupido (particolare), 1820-1823, marmo di Carrara, 172,7 x 119,5 x 65,3 cm

Copenaghen, Thorvaldsens Museum, www.thorvaldsensmuseum.dk  

Il 24 ottobre è stata inaugurata alle Gallerie d’Italia - Piazza Scala la grande mostra “Canova, Thorvaldsen. La nascita della scultura moderna”, realizzata dalla Direzione Arte, Cultura e Beni storici con la curatela di Stefano Grandesso e Fernando Mazzocca. Oltre 150 opere, provenienti da raccolte pubbliche e private italiane e internazionali, dei due artisti celebrati come i “classici moderni”: l’italiano Antonio Canova (1757-1822) e il danese Bertel Thorvaldsen (1770-1844).

La mostra è una straordinaria occasione di conoscenza della scultura tra Sette e Ottocento, sia per l’importanza e la bellezza delle opere esposte sia per la grande rilevanza scientifica. La prestigiosa collaborazione con il Thorvaldsens Museum di Copenaghen e il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo, e i prestiti fondamentali concessi da musei e collezioni private hanno reso possibile confrontare, per la prima volta in una mostra, i due artisti, seguendoli nel loro affascinante percorso biografico e creativo.

Protagonisti della scena artistica e rivali, i due scultori vissero a Roma, che la loro presenza rese capitale della scultura moderna, e si sfidarono sugli stessi motivi e soggetti, creando capolavori immortali diventati amati e popolari in tutto il mondo: figure tratte dalla mitologia classica, come le Grazie, Amore e Psiche, Venere, Ebe, che rappresentavano nell’immaginario collettivo occidentale l’incarnazione dei grandi temi universali della vita e della morte, come il breve percorso della giovinezza, l’incanto della bellezza, le lusinghe e le delusioni dell’amore.

Le sale delle Gallerie di Piazza Scala si popoleranno di dee e dei, trasformandosi in un vero Olimpo di marmo, emblema di una civiltà che guardava all’antico, ma che aspirava nello stesso tempo alla modernità: Canova è stato l’artista rivoluzionario, capace di assegnare alla scultura il primato sulle altre arti, attraverso il confronto e il superamento degli antichi; Thorvaldsen, studiando l’opera e la strategia del rivale, si è ispirato a un’idea più austera e nostalgica della classicità.

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