Il nostro itinerario sul tema delle Fontane fiorentine ci porta adesso ad affrontare la parte più cospicua delle stesse: quelle all’interno del complesso di palazzo Pitti e Giardino di Boboli.

Considerato il valore simbolico e celebrativo delle fontane dal rinascimento in poi, e ricordando che a Firenze il vero creatore di una rete idraulica adeguata è stato Cosimo I dei Medici, appare inevitabile considerare il Giardino di Boboli come l’apoteosi del fasto mediceo a mezzo delle fontane monumentali.

La stessa progettazione del Giardino, a partire dal 1550, era basata sull’esistenza delle uniche vere sorgenti in città, che rese ancor più appetibile al gusto e alle esigenze di Eleonora di Toledo quella zona periferica degli antichi “Orti dei Pitti”. Gli architetti che per primi misero mano al progetto, erano anche ingegneri, specializzati nella regimentazione delle acque: Davide Fortini, Niccolò Tribolo, Bartolomeo Ammannati, che da subito conciliarono utilità, funzionalità ed estetica del giardino a partire dall’acqua.

Perciò il nostro itinerario seguirà la cronologia delle Fontane a Boboli, che coincide con quella del parco completo. La Grotta di Mosè, la Fontana del Carciofo, la Grotta Grande del Buontalenti, la Vasca del Forcone, la piccola Fontana del Casino del Cavaliere, la Vasca dell’Isola... un crescendo di meraviglia, un’armoniosa sintesi di arte e natura tra XVI e XVII secolo.

AVVERTENZA

Per aderire all'iniziativa è necessario essere iscritti a uno dei Gruppi del CT Tirreno, diversamente nel form di adesione all’iniziativa accanto al nome del Socio appare la scritta “Non ammesso”.

È possibile iscriversi al Gruppo o alla Sezione di proprio interesse direttamente on line, accedendo alla propria area riservata (Area Soci), dove potrai verificare anche eventuali altre iscrizioni. 

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